Gli Orti Didattici “sospesi” tra le mura del Borgo

di Daniela Cinti, architetto

Il progetto nasce per volontà dell’Amministrazione comunale di Borgo Sansepolcro, che ha individuato all’interno del proprio Regolamento Urbanistico un sistema di orti sociali e didattici sul terrapieno delle mura urbane, che ancora delimita la parte sud del centro antico, definendone la “forma urbis”. Questa estesa area, ricca di stratificazioni storiche, prima dell’intervento risultava abbandonata da qualche decennio e inaccessibile alla cittadinanza.

La carenza di spazi verdi pubblici all’interno della città storica e la presenza di un consolidato tessuto di associazioni, hanno portato l’Amministrazione a proporre un progetto che avesse come principali obiettivi la valorizzazione di un’area di grande pregio nel Borgo e la “restituzione” alla cittadinanza di un sistema di spazi che per secoli sono stati coltivati ad orti. Quest’uso veniva infatti praticato nel terrapieno delle mura urbane, durante i periodi di pace, quando ancora le aree avevano funzioni militari. Oltre agli orti sociali e didattici, sono stati realizzati anche piccoli spazi destinati a verde pubblico di vicinato, aperti alla cittadinanza dall’Associazione che gestirà il terrapieno delle mura urbane, compreso tra il Bastione cinquecentesco di Santa Lucia e gli ex orti del Convento di Santa Chiara, complesso architettonico oggi destinato a scuola elementare. Tali destinazioni rendono quest’area strategica per il centro storico, che si è riappropriato di uno spazio inaccessibile e degradato.

L’opportunità di partecipare a due bandi di finanziamento emessi dalla Regione Toscana è stata fondamentale per la realizzazione del progetto. Il comune di Sansepolcro ha infatti partecipato sia al Bando “Città Murate della Toscana”, che a quello “100Mila Orti in Toscana”, classificandosi in entrambi ai primi posti della graduatoria e ottenendo i finanziamenti necessari per la realizzazione del progetto di orti didattici e sociali sulle mura urbane.

I lavori si sono conclusi da un anno e l’Amministrazione comunale, nel gennaio 2021, ha emesso il bando pubblico per l’assegnazione a titolo gratuito dell’area ad una associazione che gestirà, a partire da marzo, sia il complesso di orti sociali e didattici realizzato, che i piccoli spazi verdi di vicinato, privilegiando la partecipazione dei giovani nelle attività gestionali e organizzative. L’associazione assegnataria dovrà privilegiare attività capaci di coinvolgere più generazioni in modo da attivare una socialità diversificata e inclusiva. Nell’area saranno inoltre organizzati eventi, iniziative, mostre temporanee e potrà essere attivata la vendita a km0 dei prodotti degli orti; questo luogo “sospeso”, ricco di storia e di identità, potrà così diventare un nuovo spazio dedicato ai bambini delle scuole elementari, capace di coinvolgere la cittadinanza del Borgo, essendo aperto al pubblico in determinati orari della giornata e in occasione di eventi e manifestazioni. In particolare, è importante sottolineare che l’avvicinamento dei bambini alla cura della terra e al ciclo di vita delle piante orticole attribuisce loro competenze pratiche e teoriche, oltre a sviluppare processi creativi e responsabili in riferimento alla gestione degli spazi assegnati e alla coltivazione degli orti.

Gli spazi ad orti didattici e sociali sul terrapieno delle mura, disposti lungo il percorso che dà accesso al bastione, sono stati affiancati da alcune postazioni accessibili ai disabili motori e agli anziani. In particolare, gli orti didattici e quelli accessibili ai diversamente abili sono stati realizzati con vasche in legno di larice siberiano appositamente predisposte. In contiguità ad essi vi è inoltre un’area di sosta e di socialità con pergolato in legno e ferro, ombreggiato da piante di vite di uva fragola e situato nella parte centrale del terrapieno. Ha la funzione di creare sia una zona d’ombra per il riposo, che uno spazio di aggregazione sia per gli ortisti che per i bambini durante le attività laboratoriali estive.

Il progetto ha attribuito all’area un carattere multifunzionale, con la frequentazione al suo interno di generazioni diverse che possono interagire e arricchire le attività dell’associazione che gestirà l’area. Gli orti didattici saranno infatti frequentati dai bambini della scuola elementare, situata nel contiguo complesso dell’ex convento di Santa Chiara. Potranno essere utilizzati anche dal vicino Convitto Regina Elena, di proprietà INPS, che ospita bambini e ragazzi durante il periodo scolastico ed estivo. Gli orti per diversamente abili motori potranno essere frequentati anche dagli ospiti della contigua Casa di cura San Lorenzo, che vi accederanno attraverso un collegamento diretto sulle mura. I dieci orti sociali previsti sul terrapieno saranno invece assegnati ai singoli ortisti con apposito bando emesso dall’associazione a cui è stata concessa l’area dal comune; la stessa associazione li coinvolgerà nelle attività culturali, ambientali e ricreative previste nell’arco dell’anno.

La realizzazione di spazi a verde di vicinato e le cure colturali degli orti, stanno dando e daranno una elevata qualità a questi spazi, che posseggono già un’alta connotazione storica e paesaggistica. Quest’area è arricchita da piante officinali a divisione degli orti (lavanda), da piante da frutto di antica varietà (peri e meli) già presenti sul bastione di Santa Lucia (che verranno implementate grazie alla collaborazione con l’Istituto Professionale Forestale di Pieve Santo Stefano), da piante di vite (uva fragola) e da una pianta di leccio (h. 3m), che andrà ad ombreggiare la zona nord del bastione di Santa Lucia.

La vita sociale che potrà essere attivata all’interno dell’area riqualificata sulle mura urbane ridarà vita ad una importante parte della città storica di Sansepolcro, attualmente poco frequentata dai suoi abitanti per carenza di spazi pubblici accessibili.

Il progetto si è classificato al 1° posto – Sezione Verde urbano – 3^ categoria (comuni tra 15.000 e 50.000 abitanti) nell’ambito del Premio La Città per il Verde 2020 – 21^ edizione. Nella motivazione del premio è stato specificato, tra l’altro, che è “particolarmente apprezzabile l’integrazione tra le architetture restaurate mediante risarcimenti minimali e i percorsi pedonali che consentono una nuova funzione di spazi urbani prima abbandonati. I luoghi sono anche rivitalizzati da attività didattico-ricreative, stimolate dalla presenza di aree verdi che ospitano erbe officinali, piante da frutto, specie erbacee locali e orti con valenza sociale. Apprezzabile la tipologia di arredi che si inserisce bene nel contesto delle architetture medievali. L’opera si pone come un intreccio tra memoria storica e natura spontanea che favorisce una sorta di incolto addomesticato”.

Scheda del progetto

Luogo: Centro storico di Sansepolcro, AR

Progettista: arch. Daniela Cinti

Consulenti per la progettazione: arch.tti Gianfranco Gorelli e Fabio Turcheschi

Direttore dei Lavori: arch. Daniela Cinti

Committente: Comune di Sansepolcro

RUP: arch. Maria Luisa Sogli

Cronologia: Progetto definitivo – 2017; Progetto esecutivo – 2018; Inizio lavori 2018 – fine lavori 2020.

Dati dimensionali: 4.500 mq

Costo dell’opera: 248.000,00 €