Incontro in piazza di piccoli editori e comunità locali

Domenica 13 febbraio nel quartiere Pigneto di Roma si è svolta la prima “ Libera fiera del territorio del 2022” dedicata all’editoria indipendente e alla pedagogia libertaria. Piccoli editori indipendenti, lontani  dalla grande distribuzione, hanno portato i loro libri in piazza e hanno dialogato con residenti del quartiere , genitori della scuola Pisacane, produttori agricoli legati ai gruppi di acquisto solidale… La manifestazione ha affermato in maniera esplicita già nel titolo l’insostituibile ruolo del territorio, ovvero dello spazio pubblico, per la costruzione di comunità di luogo consapevoli e solidali.

il programma della giornata

Un rapido scambio di opinioni ha fatto emergere diversi punti di vista confluiti tutti in una visione alternativa al pensiero unico che domina il mercato editoriale, la formazione scolastica, il mondo dei consumi alimentari.  Tra gli interventi quello di Raffaella Polverini, alla guida di “al3 vie”,  che ha portato i suoi libri in macchina da Pavia dove risiede mostrando una straordinaria determinazione; quello dei genitori della scuola Pisacane di Torpignattara impegnati a raccogliere libri per costruire una biblioteca che sia incentivo alla lettura  per bambini e giovani, scossi dall’esperienza della pandemia,  risucchiati dal mondo digitale che nella sua assolutezza e semplificazione concettuale sta limitando le  capacità cognitive e critiche dei più giovani; quello di Claudio Tosi residente nel quartiere ed esponente di CEMEA del Mezzogiorno  che ha argomentato come , in alternativa al pensiero unico che occupa le grandi arterie del sapere, sia  vasto e praticabile  il tessuto dei capillari che si ramificano nel territorio . Nel pomeriggio i libri hanno camminato lungo il percorso che unisce la piazza alla neonata libreria collettiva “ i fiori blu”.

le edizioni indipendenti e i gruppi di acquisto solidale
libri in piazza

L’iniziativa ha anche festeggiato la libertà di dismettere la mascherina all’aperto, negli spazi pubblici di cui è necessario riappropriarsi per ritessere le relazioni sociali e costruire comunità consapevoli e solidali.