Cascina Bruno e Carla Caccia

La proprietà, ubicata a San Sebastiano del Po, è stata confiscata al mandante dell’omicidio di Bruno Caccia, Procuratore della Repubblica di Torino, uomo di legge inflessibile e incorruttibile e per questo particolarmente sgradito ai referenti di una potente ‘ndrina calabrese operante nel territorio piemontese. Il bene è stato affidato al Gruppo Abele, che opera dal 1965 secondo il principio dell’essere cittadini sulla strada affiancando chi vive in situazioni di solitudine, disagio ed emarginazione. La presa di posizione contro tutte le forme di criminalità organizzata si palesa anche nella volontà di sostenere il riutilizzo sociale di beni confiscati, come nel caso del fabbricato (1.000 mq) e del terreno agricolo (1 ettaro circa) della Cascina. Il progetto, slittato a causa dell’occupazione del fabbricato da parte della famiglia del prevenuto, è partito nel maggio 2007. È stato quindi fondamentale l’appoggio delle istituzioni competenti (Demanio e Prefettura), ma anche quello dei donatori privati e di chi ha lavorato a titolo volontario. Il Gruppo Abele gestisce il complesso con l’affiancamento dell’Associazione Acmos, nell’intenzione di realizzare un polo culturale e d’accoglienza, rivolto ai giovani di Torino e di tutta la zona.

[accordion][accordion_item title=”Dati giuridici”]

Data del sequestro:

Data della confisca definitiva: 9 dicembre 1999

Data del decreto di destinazione:

Data effettiva di utilizzo: 2007

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Associazione

Il gruppo Abele ha un’esperienza di oltre 40 anni, che ha portato i suoi operatori a conoscere profondamente aids, alcolismo, tossicodipendenza, immigrazione, prostituzione, malattia mentale e altre realtà particolarmente difficili. Problemi ai quali si risponde seguendo un percorso a doppio filo: da un lato attraverso servizi di accoglienza (comunità residenziali, centri diurni, dormitori, servizi a bassa soglia e lavoro di strada), dall’altro riflettendo sulle ragioni sottese a simili ingiustizie sociali. In questo senso il Gruppo affianca al suo fare diversi strumenti di conoscenza, quali le riviste e le pubblicazioni della sua casa editrice, iniziative di prevenzione, supporto ed educazione, in un cammino di denuncia e proposta che promuova un modello di cittadinanza attiva e solidale. Sin dai suoi primi anni di attività il Gruppo Abele ha scelto di non limitare il proprio impegno per la giustizia al contesto occidentale, attivando nel tempo una serie di interventi in Vietnam, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Togo, Messico, Guatemala, a dimostrazione di un’idea di attenzione verso il prossimo senza confini.

Contatti

Telefono: 011 3481012

Fax: 011 3841013

Sito web: www.gruppoabele.org

E-mail: u.comunicazione@gruppoabele.org

 

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