Il mio ‘Capitale Verde’: investire in conoscenza e nell’ambiente

Aree tematiche: Il verde pubblico

In letteratura si fa riferimento a diversi tipi di capitale, enfatizzandone di volta in volta le specificità dei benefici. Ogni forma di capitale richiede tempo e pazienza per dare i propri frutti. La decisione di un soggetto di investire in capitale si scontra con alcuni bias cognitivi, soprattutto se è giovane. L’Università, considerata la sua missione, è “esperta” nel formare il capitale umano delle giovani generazioni, nell’educare all’attesa e al valore della conoscenza. Questi aspetti hanno rappresentato le premesse del progetto “Il mio Capitale Verde: investire in conoscenza e nell’ambiente”, promosso dalla Commissione Sostenibilità di Ateneo dell’Università di Verona in collaborazione con il Comune di Verona. Il progetto, che si è concretizzato con la stipula di un patto di sussidiarietà della durata di cinque anni, si propone di sensibilizzare le giovani generazioni e l’intera cittadinanza circa l’importanza di valorizzare e di curare il Capitale Verde delle città, importante bene comune, promuovendo la conoscenza e sviluppando azioni e strumenti per una tutela sostenibile e partecipata del patrimonio arboreo urbano.

Azioni

Il progetto si prefigge di integrare competenze e capacità delle istituzioni e dei cittadini, a partire dalla fascia degli studenti universitari, attraverso due principali azioni da realizzare nel contesto veronese. La prima consiste nell’individuare aree della città, di proprietà del comune, dove piantare, ogni anno, nuovi alberi, che cresceranno insieme al percorso di studi delle matricole. La piantumazione di nuovi alberi avviene in co-progettazione tra Ateneo e Comune per la scelta del significato simbolico collegato al contesto universitario, della specie arborea e dell’ubicazione nel tessuto cittadino. Nel marzo del 2018, sono stati piantati i primi 12 semi di Capitale Verde, 12 Ginko Biloba, uno per ogni Dipartimento scientifico dell’Università di Verona, a simboleggiare le colonne portanti della ricerca e della didattica. La piantumazione è avvenuta in un’area in via di riqualificazione, adiacente ad alcuni spazi universitari e alla realizzazione di edifici di housing sociale, in una logica di educazione alla tutela del verde che integri la vita di studenti e residenti. Per la seconda piantumazione, in programma per l’autunno di quest’anno, è stato deciso di incrementare il numero di alberi da piantumare che saranno circa una settantina, pari al numero di corsi di laurea triennale e magistrale attivati dall’Ateneo. Per la specie di albero, quest’anno si vorrebbe “delegare” la scelta agli studenti proponendo loro tre possibili opzioni. La seconda azione è finalizzata allo sviluppo di un capitale digitale – una APP – che, attraverso la condivisione delle competenze delle due istituzioni coinvolte, consenta un agevole accesso alla conoscenza delle caratteristiche del patrimonio arboreo urbano (quantità, tipologia, stato di conservazione, ect) e promuova innovative, stimolanti e divertenti iniziative di educazione ambientale. L’APP è attualmente in fase di progettazione e sarà realizzata sotto la supervisione del Prof. Davide Quaglia del Dipartimento di Informatica dell’ateneo. Lo sviluppo dell’APP è stato comunicato durante un evento organizzato a novembre dello scorso anno nei giardini di Piazza Indipendenza di Verona. L’iniziativa “Quanto Capitale Verde? Contiamolo insieme!” ha portato direttamente sul campo l’idea promuovendo un incontro ravvicinato con gli alberi. Sono stati generati qrcode per ogni albero presente in questi giardini (ci sono anche degli alberi monumentali) e sono state predisposte delle schede digitali associate ai vari qrcode con informazioni per ogni albero da censire. Poiché gli alberi da censire sono molti, per garantire un effetto scala del progetto, si sta organizzando un Laboratorio ad hoc con l’obiettivo di coinvolgere studenti (attraverso stage, tirocini e progetti alternanza scuola lavoro) e cittadini “sensibili” nell’attività di rilevazione e inserimento dati. Secondo lo spirito del progetto, il censimento è pensato come un’attività partecipata e collettiva, un qualcosa che parte “dal basso”, configurabile anche come un esperimento di citizen science.

Originalità e replicabilità

Il progetto presenta interessanti elementi di innovazione sociale e originalità. A nostra conoscenza, si tratta del primo patto di sussidiarietà stipulato tra un Comune e una istituzione universitaria, secondo lo schema delineato dal Regolamento veronese per l’attuazione della sussidiarietà orizzontale. Tipicamente i patti per l’amministrazione condivisa del bene comune vedono coinvolte, oltre al comune, le associazioni e il terzo settore. Nel progetto “Il mio Capitale Verde”, l’Università assume il delicato ruolo di “cittadino attivo”, cercando di dare il buon esempio sia nei confronti dei suoi studenti e dipendenti, sia nei confronti dei cittadini in generale. Questo ruolo apre nuove possibilità di positive contaminazioni di conoscenze e pratiche tra le parti coinvolte nel “laboratorio” e consente anche di sperimentare nuovi modelli di governance urbana partecipata attraverso un processo learning by doing, mescolando diverse forme di capitale (naturale, relazionale, finanziario, sociale, fiduciario) con rendimenti che sembrano andare oltre a quelli attesi.

Per maggiori informazioni si può consultare: Accordo tra Università di Verona e Comune di Verona:

https://www.comune.verona.it/media/_ComVR/Cdr/AffariGenerali/Sussidiarieta%20orizzontale/Universita%20Verona%20-%20Parco%20delle%20Mura%20ex%20Caserme%20S.Marta%20e%20Passalacqua/PATTO_Universita_Ex_Caserme_S_Marta_e_Passalacqua.pdf

Materiale relativo a due eventi già realizzati nell’ambito del progetto:

1) marzo 2018 1° Piantumazione alberi

https://www.univr.it/it/iniziative/-/evento/7693

2) novembre 2018: avvio attività per implementare la app.

https://www.univr.it/it/iniziative/-/evento/8181

Autrice: Veronica Polin Commissione Sostenibilità dell’Università di Verona