Il governo condiviso degli spazi e dei beni comuni urbani

Arch. Saveria Prai prais@comune.padova.it – 049-8204491

Nell’ambito di quest’area tematica, il Comune di Padova propone di organizzare e di ospitare il laboratorio “La politica come strumenti del fare insieme: la riqualificazione di via Cardan ed il suo ruolo nella costruzione del sistema degli spazi pubblici del quartiere Mortise”.
Il quartiere, già oggetto di interessanti esperienze di riqualificazione nel suo recente passato sui temi della mobilità sostenibile attraverso percorsi di progettazione partecipata, con questo laboratorio si pone l’obiettivo di rivisitare l’organizzazione e l’identità di quest’area pubblica, la cui funzione è oggi limitata a quella di doppio asse di attraversamento del quartiere, funzionale al solo transito veicolare, per riscoprirne e valorizzarne le potenzialità come vero spazio pubblico di relazione. La sua collocazione baricentrica sia rispetto agli ambiti edificati, sia rispetto all’insieme dei servizi di quartiere, la rendono potenzialmente ideale per proporsi come elemento che integra e riconnette fra loro il sistema delle aree a servizio, pubbliche e private, presenti nella zona alle diverse scale. In questo nuovo scenario, l’elemento stradale è ovviamente destinato a perdere di peso, per integrarsi in modo subordinato alle nuove scelte organizzative a sostegno delle relazioni sociali e della qualità dell’ambiente urbano.
Nello spazio del laboratorio di via Cardan, già oggetto di un primo percorso di progettazione partecipata, svoltosi qualche anno fa con l’esito di una prima identificazione degli elementi di struttura, l’Amministrazione si propone di approfondire creativamente ed in modo partecipato le possibili soluzioni, inquadrandole nell’attuale contesto di crisi sociale ed economica e coinvolgendo cittadini e tecnici in un ripensamento delle modalità progettuali e gestionali. Come l’attuale quadro economico chiede di rivedere le scelte in termini di maggiore essenzialità e manutenibilità, così il laboratorio, oltre a richiamare un coinvolgimento dei soggetti nelle diverse fasi (progettuale, realizzativa, manutentiva), chiede loro di interrogarsi sui paradigmi fino ad ora utilizzati. In questo modo il percorso di progettazione partecipata diventa esperienza di relazione sociale e di nuovo rapporto fra istituzione e cittadini per la realizzazione di un’area pubblica ‘complessa’, in funzione di una sua reale sostenibilità nel tempo. Nuovi spazi di sosta e di relazione, che potranno ospitare manifestazioni, mercatini di quartiere, plateatici, oltre ai quotidiani punti di sosta, in cui il verde pubblico diventa la trama, verranno così a coniugarsi con una diversa struttura della mobilità pedonale, oggi confinata ai classici marciapiedi ed attraversamenti pedonali. Un’attenzione particolare in fase di progettazione al tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche, sia fisiche sia sensoriali, darà poi lo spunto per aprire nuovi scenari di confronto e di crescita sociale.
Il laboratorio contribuirà così a sviluppare processi di crescita come cittadini consapevoli, in cui la costruzione di una relazione di fiducia e riconoscimento nell’istituzione diventa la chiave non solo per operare le scelte migliori, in un confronto diretto con le necessità e le aspettative dei residenti, ma anche per iniziare, attraverso relazioni di collaborazione, quel recupero di identità e di senso di appartenenza essenziali perchè i luoghi della città tornino a rivivere nella loro funzione pubblica, mantenendosi nel tempo.