MinD Mad in Design

Fuoriporta. Nuove pratiche di “riabilitazione urbana”

Aree tematiche: Il verde pubblico

E’ più facile lasciarsi andare e riscoprire qualcosa di sé quando si è all’aperto” (Massimo, paziente psichiatrico)

Dopo un passato di reclusione e isolamento, da poco più di quarant’anni con l’approvazione della legge Basaglia, è la città, con le sue strutture sanitarie, ma soprattutto con i suoi parchi, i viali, i giardini, le piazze, ad accogliere la fragilità in nome di un’idea di inclusione sociale che è obiettivo e parte integrante del percorso di riabilitazione del malato. Tuttavia, i luoghi della città che accolgono la malattia – dove lo sguardo e le traiettorie deviano dall’ “altro” a causa di diffidenze e paure radicate nell’immaginario collettivo – sono sovente recinti di emarginazione e isolamento sociale. Dal 2014 il progetto MinD Mad in Design opera per una vera integrazione delle fasce deboli/fragili sul territorio proponendo progetti che aprono relazioni e dialoghi intergenerazionali con la cittadinanza e che agiscono verso l’abbattimento dei vecchi preconcetti e pregiudizi che le persone ancora hanno sulla malattia mentale (www.madindesign.com). 

A Torino dal 7 all’11 marzo 2019 ha avuto luogo Fuoriporta, la 5° edizione del workshop MinD Mad in Design, un’esperienza di progettazione partecipata e inclusiva sul tema dello spazio pubblico nei luoghi del disagio mentale che ha coinvolto circa 80 persone provenienti da tutta Italia, tra studenti universitari, utenti seguiti dai servizi di salute mentale, designer, architetti, artisti e personale socio sanitario. Oggetto del workshop è stata la riprogettazione di un’area verde all’interno del quartiere San Paolo di Torino, su cui si affacciano due strutture che ospitano 20 pazienti seguiti dai servizi di salute mentale

 
https://www.madindesign.com/