Finanziare lo spazio pubblico

ARCH MILENA MANCINIm.mancini@comune.parma.it– 0521.031823

Il Comune di Parma con la presente si candida ad ospitare il laboratorio dedicato al tema n. 9 “Finanziare lo spazio pubblico”.
La richiesta è motivate dal presupposto che “lo spazio pubblico” ha una accezione in progress e la riflessione, appoggiandosi alle buone pratiche già realizzate, può orientarsi verso nuove definizioni dello stesso e delle modalità di finanziamento, condizione imprescindibile alla realizzazione.
La città di Parma mette a disposizione la propria esperienza ed un luogo, il nuovo Centro Congressi Comunale realizzato nell’area Ex Eridania Barilla, rappresentativo di un percorso attuativo appena concluso e di cui si fornisce una brevissima sintesi.
Il progetto di recupero e riconversione dell’area industriale ex Eridania Barilla, che ha visto la volontà attiva di attori pubblici e privati, è stato realizzato con il ricorso al Programma di Riqualificazione Urbana (PRU) di prima generazione. Il programma ha coinvolto uno dei più importanti comparti industriali del primo ‘900 parmigiano che, a seguito dell’abbattimento delle mura, si è insediato in continuità con nucleo urbano di impianto storico. Il recupero dell’area ha comportato il necessario ripensamento funzionale della zona e per far rivivere questa parte di città, deprivata delle regioni socio-economiche originarie, ci si è avvalsi di alcune idee forti, capaci di ancorare nuovamente le preesistenze ai luoghi e generare nuove valenze urbane. Accanto al necessario mixitè funzionale, la valorizzazione degli spazi ex industriali, costruiti e non, ha scelto la soluzione dello spazio pubblico nelle sue varie declinazioni: la spina dorsale dell’intervento si articola nel prolungamento dello spazio collettivo di natura commerciale-direzionale-spettacolo verso le aree industriali dismesse sapientemente valorizzate a parco urbano post industriale – così le vasche della canna da zucchero diventano i luoghi d’acqua all’interno del parco – e si completa negli edifici di archeologia industriale: la riconversione del vecchio zuccherificio in Auditorium Paganini dedicato alla musica rappresenta l’episodio più significativo. Il progetto, a cura di Renzo Piano, fa corrispondere figurativamente il ricordo dell’archeologia industriale all’immaterialità della musica e tale intervento ha visto riconosciuta la protezione del diritto d’autore con decreto del Ministero per i beni e le Attività Culturali nel 2002.
In tale contesto, e a PRU ultimato, si inserisce la realizzazione di nuovi spazi pubblici, il nuovo “CENTRO IPOGEO”, caratterizzato da due aspetti peculiari: la compartecipazione pubblico-privato del finanziamento e la necessità di intervenire con una semantica formale rispettosa del contesto di inserimento. Per tale ultima ragione, il nuovo edificio di collegamento con l’Auditorium Paganini e il Centro Congressi Comunale sceglie il totale rispetto dell’intorno architettonico e si struttura totalmente sotto il piano campagna, potendo così anche permettersi una proprio ed autonomo linguaggio formale.
La modalità di finanziamento privato deriva da specifico “Contratto di sponsorizzazione” già delineato nel quadro di sviluppo dei poli funzionali commerciali specialistici di valenza sovracomunale; la restante quota di finanziamento pubblico è regionale (Programmi d’area) e, in piccola parte, comunale.