La ricostruzione dello spazio pubblico dopo le catastrofi

La ricostruzione dello spazio pubblico dopo le catastrofi


Dettaglio eventi


In Italia, dopo il terremoto dell’Irpinia del novembre 1980, è emersa la consapevolezza che la protezione della città dagli effetti di un evento sismico non si può limitare alla sola sicurezza dei manufatti edilizi. Sempre più si è andata affermando la necessità di un approccio “territorialista” alla riduzione preventiva del rischio sismico.
La prevenzione urbanistica del rischio sismico e più in generale dei rischi naturali, a differenza di quanto avviene per quella edilizia, si traduce in politiche atte a mantenere in vita le prestazione che normalmente la città fornisce ai suoi abitanti. L’approccio territorialista considera, dunque, la comunità urbana sottoposta a rischio “nel suo insieme” e non come somma di singoli edifici, cercando di comprendere quali siano le azioni di prevenzione che possono ragionevolmente essere intraprese, sotto il vincolo del budget economico disponibile.
Accettando questa interpretazione della prevenzione del rischio, diviene centrale indagare il ruolo che lo spazio collettivo, veicolo per le funzioni urbane, svolge nella ricostruzione.
La sessione tematica ” La ricostruzione dopo le catastrofi” esplora come, dopo un evento catastrofico, sia possibile avviare, già dalla ricostruzione, la prevenzione del rischio utilizzando lo spazio collettivo e come questo possa ridurre la perdita di efficienza della città quale polo erogatore di funzioni e servizi. Funzioni che non si limitano alle sole attività commerciali o produttive, ma coinvolgono aspetti legati all’immagine della città, al ruolo che essa ha nel determinare la coesione sociale e, in ultima analisi, al contributo che essa da alla costituzione della società locale.

Interventi

“La struttura urbana minima come pretesto per ripensare la città pubblica”
  • Giacomina Di Salvo, Margherita Giuffré, Piera Pellegrino, Barbara Pizzo (Gruppo del Dipartimento DATA – La Sapienza, Roma)
“La ridondanza di spazio pubblico come risposta urbana all’ incertezza”
  • Giacomina Di Salvo, Margherita Giuffré, Piera Pellegrino, Barbara Pizzo (Gruppo del Dipartimento DATA – La Sapienza, Roma)
“Vulnerabilità sismica degli spazi pubblici: analisi e criteri di mitigazione. Alcune esperienze”
  • Caterina Carocci
“Gli spazi pubblici nella ricostruzione comunitaria di New Orleans”
  • Paola Branciaroli
“Fare un paese: emergenza e ricostruzione a Cavallerizzo in Calabria”
  • Annalaura Spalla
“La ricostruzione di Onna”
  • Vitfrida Mitterer

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