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S.ChiapparoAccademia Scienze

Human bodies as reflexivity properties for contemporary cities transformations
I processi trasformativi urbani sono meglio comprensibili all’interno dei modelli cartografici che assegnano al corpo umano, e alle sue qualità percettive, una dimensione centrale. Si tratta di considerare la complessità dello scambio corpo-mondo all’interno di rapporti plastici, mai univoci, che dello spazio urbano (come del corpo umano) plasmano modalità rappresentative dinamiche. Si delinea l’esigenza di inaugurare una nuova epistemologia degli spazi urbani che dia risalto all’interattività dei “luoghi” con le pratiche sociali, di cui tali luoghi si configurano come esito e al tempo stesso come movente. In tale prospettiva è stato intrapreso uno studio sperimentale su alcune aree urbane sia della provincia di Napoli, che di quella cinese di Hebei. Con la collaborazione artistica di C. Leperino e dei giovani allievi del College of Fine Arts (HNU), sono stati indagati i mutamenti di spazi urbani divenuti sede di labili flussi di micro-migrazione antropologica e sociale. Gruppi di stranieri che attuano fugaci colonizzazioni di aree urbane napoletane, per attività di scambio o azioni ludiche (come la pratica del cricket), influenzando la percezione di tali spazi da parte dei residenti. Fenomenologie ritualistiche legate alla tradizione che resistono a ridosso di iper-tecnologici impianti urbani cinesi, innescando eventi perturbativi dello skyline urbano. Se l’organismo corporeo è in grado di modificarsi attivamente, così che l’interfaccia con l’ambiente possa prodursi al meglio, è ipotizzabile che tali proprietà di “reflexivity” siano estensibili allo spazio urbano, modificato di continuo sotto il fuoco incrociato delle reti percettive dei corpi umani che lo attraversano.