Altre Periferie d’Italia – Workshop Biennale Spazio Pubblico 2017

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Altre Periferie d’Italia: i capoluoghi di provincia montani.

Verso comuni strategie per migliorare l’efficacia del Programma delle periferie

GIORNO E ORA: 25 maggio – ore 14,30-19,00

Comune Proponente

Belluno.
Franco Frison, Alfonsina Tedesco

Coordinamento

Mauro Sarti, Maria Chiara Tosi, Milena De Matteis, Claudia Faraone (ETICity), Sara Gnech

Premesse

Il sostantivo periferia evoca perlopiù immagini di suburbi degradati di grandi aggregati urbani dove traggono origine o si accentuano forme di disagio che in alcuni casi hanno portato a conflitti sociali o alimentato fenomeni di malavita organizzata. Questi episodi sono ormai all’ordine del giorno tra le notizie date dalla stampa mainstream e nelle narrazioni di denuncia o di cronaca della letteratura contemporanea, contribuendo a creare un immaginario uniformante e stereotipato.
Eppure esistono altre realtà periferiche, probabilmente meno cruente e drammatiche, che ciò non di meno meritano adeguata attenzione, tra cui annoverare i capoluoghi interamente montani e quelli superiori ai 600 metri di altitudine di Belluno, Aosta, Sondrio, Bolzano, Trento, Rieti, Potenza, Enna, Nuoro, Isernia, Carbonia, L’Aquila e Campobasso (fonte ISTAT, elenco comuni italiani 2009).
Una categoria di città con caratteristiche distintive, rispetto alle quali vanno declinati ed adeguati gli strumenti d’intervento, dove ad esempio alla condizione periferica territoriale possono corrispondere strategie basate sulla valorizzazione paesaggistica.
Una possibilità riconosciuta dal recente DPCM 25 maggio 2016 “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”, noto anche come (l’ennesimo) Piano periferie, il quale ammette “per la rigenerazione delle aree urbane degradate, … la riqualificazione paesaggistica quale obiettivo necessario per il recupero della dignità e dell’identità espressiva dei luoghi, e che tale obiettivo rafforza la coesione sociale, l’attrattività turistica ed il rilancio economico-sociale delle zone degradate”

Obiettivi

Il programma straordinario per la riqualificazione urbana dei capoluoghi di provincia costituisce lo stesso strumento con il quale ogni comune partecipante ha costruito la propria strategia d’intervento territoriale.
Una condizione eccezionale che obbliga i diversi territori ad una azione simultanea, rispetto alla quale il laboratorio si pone due obiettivi:
1) promuovere il confronto tra gli enti territoriali a carattere montano per favorire lo scambio di buone pratiche, l’approfondimento delle questioni affrontate/da affrontare e la costruzione di una rete tra i soggetti attuatori al fine di migliorare l’efficacia della realizzazione degli interventi di prossimo avvio nei programmi ammessi a finanziamento.
2) Informare delle conclusioni del laboratorio la “Commissione di inchiesta sulla sicurezza e sul degrado delle città e delle periferie”, istituita dalla Camera con delibera del 27/07/2016 affinché le specificità e le istanze dei capoluoghi montani vengano rappresentate nella relazione finale della Commissione parlamentare.

Contenuti

Ogni comune avrà a disposizione 15 minuti per illustrare il programma presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Per favorire il confronto e lo scambio delle esperienze, le presentazioni faranno riferimento alle seguenti coppie di parole chiave:
Marginalità/Periferia, quale e perché.
Paesaggio/Montagna, l’incidenza della qualità territoriale nelle strategie d’intervento
Presente/Futuro, a quale tempo risponde il programma.
Sinergie/Reti attivate, come e con chi viene costruito e realizzato il programma.
Risorse/Innesco, quale valore aggiunto ci si aspetta dal programma.
Partecipazione/Obiettivi, ruolo e modalità di coinvolgimento dei soggetti interessati alla definizione del programma.
Straordinario/Ordinario, una dicotomia da gestire e superare.

Programma

14,30_ Saluti ed introduzione ai lavori da parte del Comune di Belluno
14,45_ Apertura dei lavori e moderazione degli interventi, Mauro Sarti.
15,00/17,30_ Presentazione dei programmi a cura dei Comuni.
Hanno aderito al laboratorio le città di Aosta, Belluno, Campobasso, Enna, Isernia, L’Aquila, Nuoro, Potenza, Rieti e Trento.
17,30_ Breve pausa
17,45_Tavola rotonda tra i partecipanti: il confronto delle esperienze.
Discussant Claudia Faraone, Milena De Matteis
18,30/19,00_ Conclusioni: quali specificità per i capoluoghi montani? I contenuti del documento per la Commissione Parlamentare sulle Periferie.