Riqualificazione del giardino delle palme a Centocelle, Roma

Project Info

Project Description

Progettisti:

studioUAP e Paesaggi&Paesaggi

Gruppo di Progettazione:

Studio UAP: Arch. Silvia Cioli, Arch. arch. Luca D’Eusebio, Andrea Mangoni, Arch. Antonio Liantonio, Arch. Sara Moyano Fernandez. PAESAGGI & paesaggi: arch. Maria Cristina Tullio; dott. agr. Simone Amantia Scuderi

Facilitatori del processo partecipato:

Arch. Silvia Cioli, Arch. Luca D’Eusebio, Arch. Sara Moyano Fernandez, Arch. Maria Cristina Tullio

Superficie area d’intervento:

21.000 mq

Importo Lavori:

97.500,00 euro

Committenti:

Municipio Roma VII

Rup:

arch. Giampiero Coletti

Inaugurazione:

06/2011

L’area di progetto è un giardino pubblico, confinante con il forte Prenestino nel quartiere di Centocelle a Roma. L’area ha la vocazione di vero e proprio giardino di quartiere trovandosi al centro di un popoloso settore urbano con una limitata dotazione di parchi e in prossimità di numerosi servizi (alcune scuole, un centro anziani e il CSOA forte Prenestino). Attualmente il giardino, a causa dello stato di abbandono in cui versa, rappresenta un luogo degradato dove i cittadini si recano raramente, mentre in passato era vissuto attivamente e ospitava numerose attività. Le caratteristiche dell’area, con la presenza di un importante patrimonio arboreo e la vicinanza ad un bene storico quale il forte, offrono la possibilità di sviluppare un progetto con valenza urbana e sociale.

La partecipazione

L’intervento per la riqualificazione del giardino Don Cadmo Biavati per precisa volta del Municipio Roma VII ha visto l’attivazione di un processo partecipato. Il processo partecipato ha riguardato l’individuazione di obiettivi e di opere condivise da tutti i cittadini per dare corso ad un finanziamento regionale ottenuto dal Municipio.

L’avvio del processo partecipato è stato preceduto da alcuni momenti informativi, svolti attraverso incontri pubblici, internet e facebook, indirizzati sia a far conoscere l’intenzione di intervenire per la riqualificazione dell’area, sia a raccogliere il quadro delle criticità del giardino. Il processo partecipato vero è proprio si è svolto a maggio 2010 con incontri di lavoro aperti e la successiva presentazione e verifica pubblica del progetto nel mese di giugno.

Il primo workshop di partecipazione si è tenuto il 19 maggio 2010 in prossimità del giardino ed ha visto la partecipazione di abitanti, del centro anziani N. Manfredi, del forte Prenestino e di alcune associazioni. Tutti i partecipanti seduti in cerchio hanno espresso le proprie aspettative in merito alla riqualificazione del giardino. Queste sono state poi sintetizzate in un obiettivo comune: “Il SOGNO per il giardino di Don Cadmo Biavati è farlo diventare un luogo SICURO adatto alla SOCIALITA’ con garanzia di MANUTENZIONE nel tempo e CURA DEL VERDE”. Oltre all’indicazione di 24 differenti richieste di opere è stato posta l’attenzione sulla sostenibilità nel tempo dell’intervento e nella prevenzione del degrado attraverso la gestione attiva dell’area verde da parte dei cittadini stessi e delle associazioni.

Nel secondo workshop tenuto il 26 maggio 2010 si è lavorato sull’individuazione di priorità condivise da tutti i partecipanti. Ii cittadini si sono riuniti in tavoli di lavoro. Ogni tavolo è stato dotato di una cartografia del giardino, carta, penne e “carte da gioco” rappresentative delle proposte progettuali emerse nell’incontro precedente con indicazione di massima dei costi per ogni opera. Ogni tavolo ha avviato un confronto per scegliere le opere prioritarie in base all’importo di spesa a disposizione. Alla fine della prima fase di lavoro ogni gruppo ha presentato gli interventi ritenuti necessari rispetto al budget a disposizione. Poiché l’elenco delle opere risultava superare il budget disponibile, ciascuna opera è stata discussa, previa espressione delle motivazioni a favore e a sfavore, in modo da arrivare a una scelta condivisa da tutti partecipanti. Il tema della gestione più volte è stato rammentato come elemento chiave per la vita stessa del giardino e per non vanificare le opere che il finanziamento consente di fare.

La partecipazione ha portato ad un accordo, condiviso in seguito con il Municipio, che prevede: opere condivise da realizzare con il finanziamento a disposizione; opere di manutenzione straordinario da richiedere alle amministrazioni competenti; attivazione di un comitato di gestione.

Le opere condivise sono: Giochi bambini; Giochi ragazzi e area spettacoli; Area cani; Orto didattico; Panchine e arredi per la convivialità; Recinzione e chiusura parziale del giardino

Le opere di manutenzione straordinaria dell’area da richiedere a carico dei soggetti responsabili istituzionalmente: pulizia del fossato intorno al forte; ripristino dell’illuminazione esistente; potatura delle alberature.

Infine i cittadini hanno deciso di avviare la costituzione di un gruppo di gestione del giardino e delle attività (orto didattico, spazio ragazzi, spazio teatrale) per l’attivazione di un giardino condiviso, sul modello in uso in diverse città europee, che potrà essere un riferimento per tutto il quartiere.

L’area di progetto è un giardino pubblico, confinante con il forte Prenestino nel quartiere di Centocelle a Roma. L’area ha la vocazione di vero e proprio giardino di quartiere trovandosi al centro di un popoloso settore urbano con una limitata dotazione di parchi e in prossimità di numerosi servizi (alcune scuole, un centro anziani e il CSOA forte Prenestino). Attualmente il giardino, a causa dello stato di abbandono in cui versa, rappresenta un luogo degradato dove i cittadini si recano raramente, mentre in passato era vissuto attivamente e ospitava numerose attività. Le caratteristiche dell’area, con la presenza di un importante patrimonio arboreo e la vicinanza ad un bene storico quale il forte, offrono la possibilità di sviluppare un progetto con valenza urbana e sociale.

Progettisti:

studioUAP e Paesaggi&Paesaggi

Gruppo di Progettazione:

Studio UAP: Arch. Silvia Cioli, Arch. arch. Luca D’Eusebio, Andrea Mangoni, Arch. Antonio Liantonio, Arch. Sara Moyano Fernandez. PAESAGGI & paesaggi: arch. Maria Cristina Tullio; dott. agr. Simone Amantia Scuderi

Facilitatori del processo partecipato:

Arch. Silvia Cioli, Arch. Luca D’Eusebio, Arch. Sara Moyano Fernandez, Arch. Maria Cristina Tullio

Superficie area d’intervento:

21.000 mq

Importo Lavori:

97.500,00 euro

Committenti:

Municipio Roma VII

Rup:

arch. Giampiero Coletti

Inaugurazione:

06/2011

La partecipazione

L’intervento per la riqualificazione del giardino Don Cadmo Biavati per precisa volta del Municipio Roma VII ha visto l’attivazione di un processo partecipato. Il processo partecipato ha riguardato l’individuazione di obiettivi e di opere condivise da tutti i cittadini per dare corso ad un finanziamento regionale ottenuto dal Municipio.

L’avvio del processo partecipato è stato preceduto da alcuni momenti informativi, svolti attraverso incontri pubblici, internet e facebook, indirizzati sia a far conoscere l’intenzione di intervenire per la riqualificazione dell’area, sia a raccogliere il quadro delle criticità del giardino. Il processo partecipato vero è proprio si è svolto a maggio 2010 con incontri di lavoro aperti e la successiva presentazione e verifica pubblica del progetto nel mese di giugno.

Il primo workshop di partecipazione si è tenuto il 19 maggio 2010 in prossimità del giardino ed ha visto la partecipazione di abitanti, del centro anziani N. Manfredi, del forte Prenestino e di alcune associazioni. Tutti i partecipanti seduti in cerchio hanno espresso le proprie aspettative in merito alla riqualificazione del giardino. Queste sono state poi sintetizzate in un obiettivo comune: “Il SOGNO per il giardino di Don Cadmo Biavati è farlo diventare un luogo SICURO adatto alla SOCIALITA’ con garanzia di MANUTENZIONE nel tempo e CURA DEL VERDE”. Oltre all’indicazione di 24 differenti richieste di opere è stato posta l’attenzione sulla sostenibilità nel tempo dell’intervento e nella prevenzione del degrado attraverso la gestione attiva dell’area verde da parte dei cittadini stessi e delle associazioni.

Nel secondo workshop tenuto il 26 maggio 2010 si è lavorato sull’individuazione di priorità condivise da tutti i partecipanti. Ii cittadini si sono riuniti in tavoli di lavoro. Ogni tavolo è stato dotato di una cartografia del giardino, carta, penne e “carte da gioco” rappresentative delle proposte progettuali emerse nell’incontro precedente con indicazione di massima dei costi per ogni opera. Ogni tavolo ha avviato un confronto per scegliere le opere prioritarie in base all’importo di spesa a disposizione. Alla fine della prima fase di lavoro ogni gruppo ha presentato gli interventi ritenuti necessari rispetto al budget a disposizione. Poiché l’elenco delle opere risultava superare il budget disponibile, ciascuna opera è stata discussa, previa espressione delle motivazioni a favore e a sfavore, in modo da arrivare a una scelta condivisa da tutti partecipanti. Il tema della gestione più volte è stato rammentato come elemento chiave per la vita stessa del giardino e per non vanificare le opere che il finanziamento consente di fare.

La partecipazione ha portato ad un accordo, condiviso in seguito con il Municipio, che prevede: opere condivise da realizzare con il finanziamento a disposizione; opere di manutenzione straordinario da richiedere alle amministrazioni competenti; attivazione di un comitato di gestione.

Le opere condivise sono: Giochi bambini; Giochi ragazzi e area spettacoli; Area cani; Orto didattico; Panchine e arredi per la convivialità; Recinzione e chiusura parziale del giardino

Le opere di manutenzione straordinaria dell’area da richiedere a carico dei soggetti responsabili istituzionalmente: pulizia del fossato intorno al forte; ripristino dell’illuminazione esistente; potatura delle alberature.

Infine i cittadini hanno deciso di avviare la costituzione di un gruppo di gestione del giardino e delle attività (orto didattico, spazio ragazzi, spazio teatrale) per l’attivazione di un giardino condiviso, sul modello in uso in diverse città europee, che potrà essere un riferimento per tutto il quartiere.