Prospettive sullo spazio pubblico a Roma, dall’antichità ai giorni nostri

Gregory smith( Cornell in Rome )

Jan Gadeyne ( Cornell in Rome )

14 maggio, ore 9:30-11:30. Scarica il programma

La conferenza riunisce varie prospettive sullo spazio pubblico nella città di Roma di pertinenza a qualsiasi periodo storico. L’obiettivo della conferenza è quello di aprire un dibattito sulla nozione di spazio pubblico attraverso il tempo, interpretato come un concetto fluido: architettonico, istituzionale, politico, sociale, di rilevanza religiosa, fenomenologico e artistico. Questi suggerimenti non sono in alcun modo esaustivi, si desidera semplicemente stabilire un punto di partenza per le vie dello spazio pubblico come concetti culturali.

La caratteristica che unisce gli interventi della conferenza sarà l’attenzione per la città di Roma attraverso i secoli. Di particolare interesse sono le seguenti aree:

  • Rappresentazioni dello spazio pubblico nella pittura, poesia, teatro
  • Gestione dello spazio pubblico
  • Progettazione architettonica dello spaziopubblico
  • Uso politico dello spazio pubblico

La dicotomia pubblico-privato è una funzione di governo della tradizione occidentale, declinata in modo diverso in tempi diversi. La questione centrale è, naturalmente, ciò che intendiamo per pubblico e come questo concetto è espresso nello spazio. Il concetto è per lo più scivoloso, vari scrittori hanno tentato di stabilire una tipologia di massima per gli usi della parola “pubblico”, molti dei quali hanno rilevanza per la classificazione dello spazio.

La parola “pubblico” può fare riferimento a settori che rappresentano il funzionamento stesso dello Stato, o dell’economia di mercato. Si può anche fare riferimento alla sfera della socialità spontanea ed in pratica alle variegate aree di scambio civile quotidiano, che sono caratteristiche di ogni sistema democratico.
Gli spazi pubblici sono generalmente definiti nella dimensione architettonica ed hanno un significato associato alle
forme di governo che animano lo sviluppo urbano e regionale.

Indagando nello spazio tridimensionale delle aree comuni si scoprono ricchezze in termini semiotici, esprimendo a volte forte
tensione tra i sistemi di significato volgare e formale. Essi possono trasmettere deliberati messaggi politici, o rappresentare i settori menzionati di interazione spontanea, protetti come tali dallo Stato, consentendo ai cittadini di dare libero sfogo a varie forme di espressione creativa. Gli spazi pubblici hanno anche una dimensione giuridica, che stabilisce una definizione esclusiva dello spazio che può essere definito “pubblico”.