Isole ambientali: progettazione paesaggistica e normativa tecnica

Mobilità sostenibile: Workshop 2

Venerdì 31 maggio 2019 – 9:00 – 13:00

(aula Ersoch)

Laboratorio

Paolo De Angelis : coordinamento

Il workshop, considerando l’elevato numero dei diversi settori di appartenenza dei vari relatori (architetti, avvocati, ingegneri, psicologi, ecc.), ha portato ad un interessante e vivace confronto tra i partecipanti.

Al termine dei lavori si è concordata la seguente successione di fasi di intervento per la realizzazione dell’Isola Ambientale:

  1. Individuazione e localizzazione delle I.A. nel tessuto urbano come insieme di viabilità locale racchiusa all’interno di una maglia circostante di viabilità principale.
  • Ai fini della sicurezza pedonale e della fluidità dei veicoli sulla viabilità principale, verifica della perimetrazione delle I.A. affinche ai bordi di esse non siano presenti, per quanto possibile, accessi pedonali ad importanti attrattori di traffico (scuole, teatri, chiese, ecc.) ed individuazione dei conseguenti interventi (spostamento degli accessi pedonali, o variazione della classifica funzionale, oppure riduzione delle relative conflittualità).
  • Interventi di regolamentazione e pianificazione viaria interna alle I.A. (es: sensi unici contrapposti, limite 30 km/h, chiusura di accessi, ecc.) per impedire gli attraversamenti veicolari e favorire e consentire soltanto quelli in penetrazione e in uscita, dando precedenza assoluta alla componente pedonale e ciclistica e poi a quella veicolare (in movimento e sosta).
  • Interventi di riqualificazione ed arredo ambientale al fine di rendere più facilmente individuabile la “differenza di vivibilità” all’interno delle I.A. dove la mobilità prioritaria deve essere quella pedonale (con facilitazioni per i portatori di handicap) e ciclistica. Gli interventi potranno essere effettuati in concertazione con i residenti locali.
  • Rivitalizzazione delle I.A. fornendogli una identità partecipata da chi la vive, mediante incontri mirati con i residenti per la realizzazione di iniziative e attività occasionali ma soprattutto stabili (circoli, mostre, ecc.).

In generale, si ritiene che le Amministrazioni Centrale e Locali debbano essere invitate ad operare in modo tale che venga immediatamente attuato il limite di velocità di 30 km/h su tutta la viabilità urbana locale, come primo indispensabile riconoscimento di rivalutazione della mobilità pedonale nelle città (minori danni ai pedoni nelle loro eventuali conflittualità con i veicoli).

Presentazione di proposte e progetti:

Paolo De Angelis, Lucio Quaglia (AIIT Lazio): Isole Ambientali: una proposta di normativa tecnica

Paula Cifuentes Ruiz (Universidad de La Salle): Calle 11 a Bogotà

Nicola Mura (Università di Cagliari e Sassari): Stazione pedonale: una strategia di inclusione sociale nel Comune di Settimo S. Pietro (CA)

Francesca Tosi, Mattia Pistolesi (Università di Firenze, DIDA Dip. Architettura, Design Campus): Design per l’inclusione sociale e la sicurezza. Un’esperienza didattica sulla viabilità urbana

Lorenzo Netti (Netti Architetti): Aree a mobilità condivisa nel Comune di Adelfia (BA)

Stefano Bordoli (Brescia Infrastrutture): Oltre la strada

Gianfranco Orsenigo (Politecnico di Milano-DAStU, Ass. Temporiuso.net): Mapping San Siro

Riccardo Bertolotti (LARS-Sapienza Università di Roma): Città sicura: laboratorio di architettura dissuasiva

Tiziana Barone (LARS-Sapienza Università di Roma): Mc-museum. Il caso della stazione metro di S. Giovanni a Roma

Gaetano Manuele (PhD Architetto): Suoni dalla città di Catania

Municipi di Roma Capitale: Interventi programmati e in corso