Cooperativa Placido Rizzotto – Libera Terra

La Cooperativa opera sulle terre del Consorzio di Comuni “Sviluppo e Legalità” ove effettua l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, creando opportunità occupazionali ispirandosi ai principi della solidarietà e della legalità. L’8 luglio del 2002 è una data speciale: alla presenza delle istituzioni locali e nazionali, viene mietuto il “grano della speranza”, primo raccolto nelle terre che sono tornate ad essere un volano economico per l’intera comunità, e non più simbolo dell’accumulazione mafiosa.
Inoltre, durante il 2005, la cooperativa ha partecipato costantemente alle iniziative promosse dall’associazione Libera, dal Consorzio Sviluppo e Legalità, dalla Lega delle Cooperative, dalla Coop e da altre associazioni e istituzioni. I soci sono stati presenti a diverse tappe della Carovana Antimafia e a diverse iniziative pubbliche promosse da moltissime realtà associative, in particolare della rete di Libera. Sempre nel 2005 la Cooperativa ha collaborato con la Federazione nazionale delle Associazioni Auser di Volontariato per la realizzazione di una campagna a sostegno del Filo d’Argento, un servizio di assistenza domiciliare gratuita agli anziani.

Infine, la cooperativa ha collaborato alla realizzazione della “48 ore non stop per lo sviluppo e la legalità” promossa dal Consorzio Sviluppo e Legalità in collaborazione con Libera.
Il tratto distintivo dell’attività sociale della cooperativa (di tipo B) consiste comunque nell’inserimento lavorativo di ragazzi diversamente abili.
Nei terreni della Placido Rizzotto sono state ripristinate alcune colture tradizionali dell’Alto Belice Corleonese: grano duro (interamente trasformato in pasta bio), leguminose, quali ceci e lenticchie, melone e pomodoro.

Attualmente la cooperativa Placido Rizzotto, costituita da 12 soci lavoratori, 2 volontari e 12 sovventori,è impegnata nel ripristino di diversi vigneti.

Nei 20 ettari già produttivi sono stati messi a dimora vitigni bianchi di Catarratto, Grillo, Chardonnay e, per quanto riguarda i rossi,Sirah,Nero d’Avola,Merlot e Cabernet Sauvignon.

 

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][accordion_item title=”Storia del bene e contesto”]

I giovani del palermitano si impegnano lavorando le terre della cooperativa, concesse dal Consorzio Sviluppo e Legalità: 200 ettari di terreni confiscati alla mafia nel
territorio dei comuni di Piana degli Albanesi, Corleone, San Giuseppe Jato, San Cipirello e Monreale.

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[accordion][accordion_item title=”Dati giuridici”]

Data del sequestro: 

Data della confisca definitiva:

Data del decreto di destinazione: 

Data effettiva di utilizzo: 

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Associazione

Il progetto Libera Terra muove i primi passi nel luglio del 2001, con l’istituzione di un bando per la selezione di 15 giovani disoccupati.
Il 21 novembre dello stesso anno, dopo tre mesi di intensa formazione, i giovani selezionati costituiscono la “Cooperativa Sociale Placido Rizzotto”, intitolata al sindacalista ucciso nel 1948, perché aveva avuto il coraggio di parlare ai propri compaesani di diritti e di doveri, di ideali quali giustizia, libertà ed onestà, in una Corleone dominata da latifondisti e mafiosi. Nei mesi successivi alla costituzione viene attivata la sede operativa, sono rimessi in marcia i mezzi agricoli confiscati e seminati i primi terreni. Sin dall’inizio, si sceglie un metodo di coltivazione rigorosamente biologico. La cooperativa aderisce a Libera.

La Placido Rizzotto gestisce inoltre l’agriturismo “Portella della Ginestra”, presso il quale sono attivi un ristorante e un centro ippico, intitolato al piccolo Giuseppe Di Matteo, vittima innocente della mafia. La struttura sorge su una masseria confiscata, ristrutturata grazie all’intervento del PON Sicurezza del Ministero dell’Interno.

 

Contatti

telefono 091 8577655

fax 091 857954

sito 

Email placido@liberaterra.it

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