Concluso il workshop comincia il cammino della Biennale 2015

Il workshop che si è svolto il 24 giugno 2014 presso La Casa dell’Architettura di Roma è stata una giornata di lavori propedeutica alla costruzione corale del programma per la Terza Edizione della Biennale dello Spazio Pubblico che culminerà  in un evento di  4 giorni che si terrà a Roma dal 21 al 24 maggio 2015 presso la Facoltà di Architettura di Roma Tre nell’ex Mattatoio di Testaccio a Roma.
La seconda edizione della Biennale si era conclusa con un impegno comune di coloro che diedero vita alle diverse iniziative di rivedersi per impostare insieme temi e percorsi della Terza edizione. Sono inoltre stati invitati alcuni esponenti di amministrazioni locali, università, associazioni culturali e locali, imprese, organismi internazionali come UN-Habitat e IFHP (International Federation Housing and Planning), per avere un quadro sufficientemente ampio dei problemi e delle soluzioni che riguardano la qualità dello spazio pubblico.
Circa 80 rappresentanti di Amministrazioni Locali, Associazioni culturali e di quartiere,Università, Imprese, hanno partecipato a quattro BAR CAMP per proporre idee, progetti, comunciare esperienze con l’ obiettivo di mettere a sistema le idee che orbitano intorno al tema dello spazio pubblico.
Alternando attività di gruppo e riunione plenaria si è realizzata una sorta di brain storming con numerose indicazioni e sollecitazioni che saranno vagliate, sviluppate, tradotte in percorsi ed azioni che potranno coinvolgere un arco molto più vasto di soggetti sia sul piano nazionale che internazionale.
Gli esiti dei Bar camp riportati in riunione plenaria, hanno fatto emergere idee e proposte che sempre più sembrano identificare  la Biennale come “Rete di Reti”: dal racconto di interventi puntuali di rigenerazione urbana all’interattività fra media e spazio urbano; dal ruolo della strada nel suo rapporto fra spazio aperto, spazio edificabile, pedonale ed automobilistico alla riedizione di progetti come “La città a misura di bambini”; da proposte di street art al mapping emozionale dei luoghi del quartiere ;  dalla sicurezza urbana in un’ottica che scardini la “fortificazione” con barriere limitanti ai temi più generali dell’accessibilità e dell’inclusione da passare in rassegna con un nuovo “viaggio nei comuni delle buone pratiche” all’insegna della total quality e dell’universal design ; dalle buone pratiche a livello internazionale comunicate dalla rappresentanti di UN-Habitat e IFHP alla rielaborazione del “Global Public Space Toolkit” già presentato durante l’ultimo World Urban Forum di Medellin. Da diverse lenti d’indagine dello spazio pubblico è emersa la necessità di aprirsi a tutti i contributi per superare confini spaziali e disciplinari, per contaminare le competenze , per lavorare insieme nell’ottica del fare.
Nella forma “partecipata” che vuole avere la Biennale è implicita l’intenzione di aprirsi a tutti contributi senza alcuna tentazione di “egemonia culturale”: vuol essere un’opportunità per intrecciare reti e ibridare le competenze, per contribuire ad una circolarità virtuosa tra norme, progetto, costruzione e gestione dello spazio pubblico con l’obiettivo di ricostruire relazioni di sistema. La crisi dello spazio pubblico è in buona parte dovuta alla frammentarietà dell’azione progettuale, alla tendenza autoreferenziale dei diversi soggetti impegnati nel processo che ha condotto finora ad una produzione di norme che raramente diventano regole condivise, ad una produzione di progetti che raramente diventano opere. La Biennale, nei limiti del suo operato, vuole contribuire ad individuare i problemi, a ricostruire relazioni tra cittadini , amministrazioni e progettisti per ridare allo spazio pubblico il ruolo che gli compete in una società complessa come quella contemporanea.
Nelle conclusioni si è ribadita la necessità di interrogarsi su quali siano le figure mancanti, gli attori da coinvolgere, per estendere al maggior numero di persone l’invito a collaborare al racconto collettivo. L’impegno futuro sarà quello di restituire prima possibile il report del workshop, individuare i temi prevalenti, convogliare le iniziative, coinvolgere altri soggetti.
Per seguire e partecipare alla costruzione del programma della Terza Biennale dello Spazio Pubblico è possibile presentare proposte attraverso il sito della Biennale ( proposta di partecipazione) dove saranno attivati forum tematici che svolgeranno il ruolo di “diario” dei percorsi che convergeranno verso l’evento conclusivo del 21-24 maggio 2015 .

(Marina Brudaglio & comitato di redazione BISP)