Newsletter n.6 / 2020 

Biennale dello Spazio Pubblico 2021 

Verso la prossima Biennale

a cura di P. Carobbi

Continua il percorso di avvicinamento alla Biennale 2021. Sul nostro sito, da poco rinnovato, troverete i riferimenti ai progetti in corso, a cui siete invitati a partecipare inviando osservazioni e proposte, articolati nei tre sotto-temi della scuola, del gioco e della città in cui abbiamo deciso di declinare il tema principale de “I bambini e lo spazio pubblico”.

Questi i progetti avviati:

-        A scuola di spazio pubblico, a cura di Carolina Giaimo (PoliTo, INU), Carlo Alberto Barbieri (AssoBiSP, INU), Domenico Cecchini (AssoBiSP), Paola Carobbi (AssoBiSP), con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo
-        Imparare la città a cura di Pietro Garau, Marichela Sepe (AssoBiSP), Community Spazio Pubblico INU
-        Una città un quartiere – Prove di prossimità a cura di Mario Spada, Piero Rovigatti (AssoBiSP), Chiara Manaresi (Comune di Bologna)
-        Un patto per l’urbanistica città accessibili a tutti. Politiche, piani ed esperienze per l’inclusione sociale di bambini, anziani e persone fragili a cura di Iginio Rossi e Alessandro Bruni (INU)
-        Mettiamoci in gioco a cura di Elena Andreoni (AssoBiSP)
-        A 1 metro di distanza a cura di Manuela Alessi, Elena Andreoni, Paola Carobbi, Maurizio Moretti (AssoBiSP)

Per un approfondimento rimandiamo alla consultazione del sito al seguente link:

http://www.biennalespaziopubblico.it/programma-biennale-2021/

Occasione per raccogliere spunti e suggestioni sui temi a noi cari, anche questa newsletter riserva una particolare attenzione al mondo della scuola ed alle modalità con cui gli spazi fisici e la didattica si sono adattati alla situazione sanitaria emergenziale che stiamo tuttora vivendo.

Tra i contributi dedicati a questo tema ricordiamo:

-        Le “Scuole di quartiere” per la formazione di comunità educanti organizzate dal Dipartimento cultura e promozione del Comune di Bologna;

-        I progetti educativi realizzati dalla Fondazione FOQUS come motore di promozione sociale e superamento del disagio abitativo nei quartieri Spagnoli di Napoli.

Ma infanzia vuol dire anche gioco. Molte amministrazioni locali, nazionali ed estere, stanno promuovendo iniziative per facilitare un approccio sicuro dei bambini alle attività ludiche negli spazi pubblici. Emblematico il caso di Barcellona, con un esempio di applicazione del programma di interventi pubblici per una “Ciudad jugable”, descrittoci dalla nostra corrispondente sul posto.

Ci occuperemo anche di vari temi connessi alla città ed alle buone pratiche di rigenerazione urbana incentrate sullo spazio pubblico. Questi gli argomenti che tratteremo:

-        iniziative di mobilità dolce per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale cittadino, attraverso l’organizzazione di itinerari pedonali lungo il tracciato delle mura di Roma promossi dall’Associazione “Mura Latine”, da INARCH Lazio e dal Dipartimento di Architettura e Progetto della “Sapienza”;

-        spazio pubblico tra crisi post-pandemica ed obiettivi di sostenibilità socio-ambientale, attraverso le iniziative promosse dal Corso di Laurea in Rigenerazione Urbana della “Sapienza” in collaborazione con il GPN Global Pandemic Network.

La rubrica “Voci dal Mondo” rimanda all’articolo della rivista “City Monitor” sul tema delle diseguaglianze nell’accesso al verde durante l’emergenza Covid e ricorda la pubblicazione del manuale pratico sugli spazi verdi urbani da parte dell’Ufficio Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Fedeli infine al nostro intento di rendere la newsletter uno strumento interattivo, inauguriamo la sezione “Commenti dei lettori” riportando i contributi inviatici da due attenti lettori che, raccogliendo le sollecitazioni contenute nelle precedenti newsletter, hanno inviato osservazioni e interessanti spunti di riflessione.

 

Buona lettura!

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Bologna, “Scuole di quartiere”

di Pietro Rovigatti, redazione BiSP

Sembra quasi una tautologia, parlare di “scuole di quartiere”. Cosa dovrebbe esserci, di più legato alla dimensione locale per antonomasia, alla scala della prossimità urbana, del “quartiere”, appunto, delle vecchie, care, irrinunciabili scuole (pubbliche), molto spesso, e sempre più - in particolare nei contesti di disuguaglianza urbana e sociale, e di progressiva povertà educativa - ultimo baluardo e presidio pubblico di tali contesti, spesso abbandonate a se stesse, nella costante contrazione dello stato sociale che ha accompagnato i processi di degrado economico e sociale dei contesti urbani italiani, esacerbati dall’emergenza COVID, in cui siamo ancora sostanzialmente immersi?

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Napoli, i progetti di FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli

di Lucia Fonti, redazione BISP

Durante l’anno appena trascorso le limitazioni negli spostamenti e nelle relazioni sociali hanno dimostrato come sia fondamentale il ruolo che gli spazi pubblici rivestono nella quotidianità. Poter uscire, incontrare persone, muoversi liberamente all’aria aperta, recepire continui stimoli da ciò che ci circonda, parlare e confrontarsi con le persone, attività in apparenza banali, diventano vitali e necessarie per il benessere reciproco.

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Spazio pubblico a misura di bambino: Barcellona la “Ciudad Jugable”

di Giulia Condulmari (corrispondente BiSP dalla Spagna)

Da alcuni anni a Barcellona è stato avviato il Plan de Barrios (Piano dei quartieri) con l’obiettivo di restituire uguaglianza sociale e qualità di vita ai cittadini di una delle città più dense d’Europa, in cui la struttura viaria, la speculazione edilizia e il sempre più crescente turismo massivo hanno fatto sì che, negli ultimi decenni, si perdesse sempre più spazio per la vita di quartiere.

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Camminare lungo le mura di Roma e delle città del Lazio

di Rosario Pavia, (INARCH Lazio)

La città ha perso da tempo il suo passo, nel senso che la sua misura e il suo apprendimento non sono più legati al camminare, all’attraversamento a piedi. Mentre la città antica aveva dimensioni contenute e si organizzava in relazione ai passi dei suoi cittadini, realizzando una forte unitarietà tra organismo urbano e corpo, ora la città contemporanea, nella sua forma di metropoli e di urbanizzazione diffusa, ha perso del tutto il rapporto con l’atto del camminare.

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Public space for resilient cities between climate change and pandemic

di Irene Poli, Chiara Ravagnan (Università “Sapienza” di Roma)

Negli ultimi anni i processi di urbanizzazione e trasformazione urbana hanno restituito esiti di considerevole gravità: depauperamento delle dotazioni urbane e delle risorse naturali, pressanti problematiche ecologiche, squilibri socio–economici acuiti dalla recente fase di crisi finanziaria e ambientale e dalla pandemia Covid-19.

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VOCI DAL MONDO

Quindici minuti un pò più lunghi in periferia

di Pietro Garau, redazione BISP

City Monitor è una rivista online gratuita che offre interessanti notizie sulle città di tutto il mondo, ed accetta contributi da giornalisti specializzati ed esperti.

Riportiamo e commentiamo un articolo apparso di recente sul tema delle diseguaglianze nell’accesso al verde durante l’emergenza Covid.

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Un utile manuale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per gli spazi verdi urbani

L’Ufficio Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, localizzato a Copenaghen, ha diffuso un utile manuale pratico sugli spazi verdi urbani.

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Commenti dei lettori

Ringraziamo il Prof. Marcello Balbo, ex IUAV e Cattedra UNESCO, per averci inviato le sue osservazioni sul tema della citta’ in quindici minuti ispirate dai riferimenti della newsletter #4 a Barcellona, citta’ che sta sperimentando questo approccio e ringraziamo Eugenio Monti per le utili osservazioni inviateci sul programma della prossima BiSP.

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Chi volesse inviare commenti o segnalazioni a questa nostra newsletter lo può fare scrivendo a info@biennalespaziopubblico, specificando nell’oggetto “newsletter”.

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