Una città un Quartiere – prove di prossimità

Nel motto “la città in 15 minuti” è sintetizzato un orientamento sulla gestione del territorio che ha trovato sintesi e operatività nel programma della Sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ma anche di numerose altre città europee e mondiali. D’altro canto, Covid19 ha accelerato il processo di trasformazione delle funzioni e degli usi della città: l’imposizione del lockdown per un determinato periodo, le turnazioni per lavoratori e studenti, lo smart working a tempo con le conseguenze sulla mobilità, hanno modificato i presupposti su cui si fonda la vita urbana e mostrato come questi possono improvvisamente e imprevedibilmente mutare, imponendo rapidi cambi di strategia nel governo del territorio.

Nel motto “la città in 15 minuti” è sintetizzato un orientamento sulla gestione del territorio che ha trovato sintesi e operatività nel programma della Sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ma anche di numerose altre città europee e mondiali. D’altro canto, Covid19 ha accelerato il processo di trasformazione delle funzioni e degli usi della città: l’imposizione del lockdown per un determinato periodo, le turnazioni per lavoratori e studenti, lo smart working a tempo con le conseguenze sulla mobilità, hanno modificato i presupposti su cui si fonda la vita urbana e mostrato come questi possono improvvisamente e imprevedibilmente mutare, imponendo rapidi cambi di strategia nel governo del territorio.

L’emergenza sanitaria creata dal virus Covid 19 e le conseguenti imposizioni sui comportamenti dei cittadini hanno rso ancor più attuale la necessità di dotare il territorio di servizi di prossimità che soddisfino la maggior parte delle esigenze del cittadino e siano raggiungibili a piedi o in bicicletta, limitando quindi gli spostamenti urbani con vantaggi di varia natura, non ultimo la riduzione dell’inquinamento atmosferico prodotto dalle automobili. Nelle centralità locali individuate, spesso coincidenti con il quartiere, devono essere disponibili e facilmente accessibili tutti i principali servizi legati ai diritti fondamentali di cittadinanza, e cioè all’istruzione, alla cultura, la sanità, allo sport, ma anche al tempo libero, e al commercio.

Progettare al prossimità ,definita anche “ la città in 15 minuti” nell’esperienza parigina, comporta da un lato la produzione, diffusione e ridistribuzione di servizi essenziali; dall’altro, la definizione, il potenziamento e la proliferazione delle reti di mobilità pedonale e ciclabile che assicurano l’accessibilità sostenibile. Reti a maglie strette per il quartiere/ centralità locale, reti a maglie larghe per garantire le relazioni con la città nel suo insieme. Non è in gioco la pianificazione non piccoli paesi autosufficienti, bensì la promozione di una città a misura d’uomo, che assicura a tutti i suoi abitanti – in particolare a quelli che vivono nelle aree del malessere, dell’esclusione e della disuguaglianza urbana – di poter fruire dell’irrinunciabile “effetto città”.

Scopo della ricerca-azione è quello di approfondire le metodologie di analisi e progettazione della prossimità urbana , prospettare linee guida , con particolare attenzione alla vita dei bambini.( vedi nei MATERIALI il documento di introduzione)

A cura di : Mario Spada e Piero Rovigatti ( Associazione Biennale spazio pubblico )

Collaborazione di : Chiara Manaresi, Francesco Evangelisti (Comune di Bologna) , Elena Andreoni e Patrizia Ricci (Comune di Roma), Giovanni Ginocchini (Fondazione innovazione urbana di Bologna) , Giulia Boni, Rawad Choubassi e Filippo Bazzoni (Transfer Trasport –Systematica), Luana di Lodovico, Delia Velastro, Maria Somma, Beatrice Albai, Annalisa Scarale, Antonia Arena ,Antonio Bocca, Cristina Tedesco (INU giovani)

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MATERIALI

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