Una scuola partecipata Istituto Carlo Pisacane, Torpignattara,Roma

A Tor Pignattara, un quartiere multietnico di Roma, nell’istituto Carlo Pisacane si incontrano da anni genitori e insegnanti per condividere iniziative formative e creative rivolte agli studenti.

Nel mese di febbraio la classe 5b della Pisacane ’inviò una lettera al Presidente della Repubblica   nella quale si invitava il Presidente a:” fare costruire più piste ciclabili, più parchi con alberi, più macchine elettriche, meno fabbriche, più pannelli solari e più prodotti alla spina. Vorremmo aprire i porti per gli immigrati, più mense per i poveri, vietare le cose usa e getta (cannucce, palloncini, piatti, bicchieri e posate) per un mondo più pulito, si potrebbero fare più cose con materiali riciclabili, meno strade, più metro meno costose e più ospedali, biblioteche e scuole.” Il presidente rispose apprezzando i suggerimenti “saggi e positivi”.

La chiusura delle scuole a causa della pandemia da coronavirus ha indotto a formare l’associazione “Pisacane011” che coinvolge alcune docenti genitori e studenti dell’Istituto comprensivo Simonetta Salacone.

Il 3 maggio l’ Associazione Pisacane011 ha pubblicato un lettera del Comitato dei Genitori dell’Istituto che osserva: “Il venir meno della frequenza scolastica, per i bambini in età prescolare e scolare, crea una “vacanza” che, se all’inizio può presentare alcuni aspetti positivi(maggiore vicinanza con i familiari ad esempio), a lungo andare rischia di assumere i contorni del disorientamento e della perdita, aumentando in tal modo il potenziale traumatico già insito nell’evento pandemico ed incidendo in questo modo sullo sviluppo psicologico dei bambini(…………………) invitando il Ministero dell’Istruzione a organizzare l’attività scolastica “ attraverso il ripensamento della didattica in presenza, organizzata su gruppi più piccoli di alunni, da mettere in essere anche negli spazi complementari delle singole scuole – palestre, mense, aule polivalenti – , nei giardini e nei cortili, in strutture di quartiere al momento inutilizzate o solitamente destinate ad altro uso, ma compatibili con le attività e le finalità della scuola, il reclutamento di altro personale docente qualificato e il ricorso a realtà esterne che possano arricchire il tempo scolastico con attività complementari.

 A Tor Pignattara i bambini si incontrano su ‘Radio Pisacane’ , dove possono condividere letture di libri, musica o indicazioni sui compiti ma soprattutto uno spazio virtuale dove possono raccontarsi e ascoltarsi. Significativo il sottotitolo della radio: ‘Più semo mejo radio’,

La prima puntata pilota era stata lanciata in occasione del primo Fridays for future mentre la seconda il 18 dicembre scorso per dare spazio alle iniziative della Giornata internazionale per i diritti dei migranti”, spiega Bertrand Chaumeton, uno dei genitori dell’associazione Pisacane 0-11. “ la cosa bella della radio è che i bambini si possono riascoltare. Si possono raccontare e ri-raccontare. Dire quello che provano e che stanno vivendo come in un diario”

“Visto che non ci possiamo incontrare stiamo cercando di sentirci una comunità virtuale”, spiega Maria Coletti, rappresentante dell’Associazione dei genitori della scuola Pisacane, che a dicembre ha ricevuto l’onoreficenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana proprio per l’attività presso la scuola, una delle più multietniche d’Italia.

Il progetto della radio aiuterà a colmare, almeno in parte, la distanza imposta dalla situazione sanitaria. “La radio ci aiuta a rivitalizzare le relazioni al di là della didattica a distanza e dei compiti”, aggiunge Coletti. 

Un progetto di una scuola in presenza diffusa sul territorio, portato avanti da genitori , docenti e studenti che hanno anche manifestato il loro dissenso  nel mese di maggio davanti al Ministero  dell’ Istruzione.

L’Associazione Pisacane011  è stata uno dei principali promotori dell’iniziativa “apriti scuola” che si è svolta l’8 giugno.

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