L’esperienza dei Laboratori di Urbanistica Partecipata a Potenza

Piergiuseppe Pontrandolfi, Viviana Lanza e Lucia Tilio – Università degli Studi della Basilicata

I processi di governo del territorio negli ultimi decenni hanno manifestato una forte crisi, dovuta alla difficoltà di governare uno scenario sempre più complesso, socialmente mutevole ed instabile, culturalmente diversificato, governato dalle regole del mercato ed inadeguato a gestire i conflitti generati dalla crescente esigenza dei cittadini di manifestare – e vedere accolte – le proprie istanze nella predisposizione delle politiche di cui sono gli effettivi destinatari.
Alla luce di queste riflessioni, e nel tentativo di rendere il processo di governo del territorio maggiormente efficace e rispondente alle reali domande della città, nonché accrescere la fiducia dei cittadini nella loro partecipazione al processo stesso, il Laboratorio di Ingegneria dei Sistemi Urbani e Territoriali dell’Università degli Studi della Basilicata ha promosso e sperimentato un approccio partecipativo alla costruzione del processo di piano attraverso l’istituzione temporanea di Laboratori di Urbanistica Partecipata, patrocinati dall’Amministrazione Comunale.

Le attività, finalizzate all’analisi della situazione urbanistico-edilizia attuale, alla valutazione delle domande-istanze della popolazione ed alla valutazione di strategie di intervento progettuali alla scala del progetto urbanistico, nel confronto con il quadro programmatico e pianificatorio vigente, diventano dunque la base per un confronto concreto con i problemi della città, e l’occasione per aprire un tavolo di discussione con i diversi attori, dai soggetti istituzionali ai semplici cittadini, passando per i Comitati di Quartiere, le associazioni di volontariato e gli ordini professionali, interessati ai temi proposti, finalizzato a definire proposte per i futuri assetti urbanistici e funzionali della città di Potenza, di supporto ed indirizzo nella valutazione delle soluzioni più idonee che in sede tecnica e politica dovranno essere assunte.

L’esperienza ha interessato tutto l’Ambito Urbano di Potenza (ed anche alcune aree dell’Ambito Periurbano), suddiviso in sotto-ambiti. In particolare, la città è stata suddivisa in cinque ambiti urbani, per ciascuno dei quali è stato istituito un Laboratorio di Urbanistica Partecipata.
Le attività sono state organizzate e gestite da un gruppo di coordinamento composto da esperti ingegneri, architetti e pianificatori, cui è stato affidato l’importante ruolo di garanti della partecipazione, facilitatori degli incontri e punto di riferimento per la diffusione – tempestiva ed immediata – delle informazioni. Inoltre, essi hanno assicurato che le richieste, le osservazioni e le sollecitazioni emerse nel corso dei dibattiti fossero trasferite alle sedi competenti, garantendo il rispetto delle procedure e delle modalità di partecipazione dei cittadini. A questo, inoltre, si aggiunge il contributo tecnico che essi hanno apportato, garantendo il rispetto dell’approccio metodologico adottato, ed il supporto ai cittadini nell’analisi dei diversi punti di vista e nella negoziazione necessaria per individuare soluzioni condivise.

L’approccio metodologico adottato è basato sull’approccio logico-razionale (Las Casas, 2006) utilizzato per la costruzione di un processo di piano, avvalendosi dell’aiuto di metodologie partecipative per individuare i bisogni, definire i problemi e formulare le strategie con il contributo della comunità.
Tale approccio è caratterizzato generalmente da quattro fasi (analisi dello stato di fatto, sintesi, progetto ed infine verifica e valutazione), accompagnate sistematicamente da verifiche e correzioni della coerenza degli obiettivi e dei risultati delle azioni previste.