Urbanità Reinterpretate: Il Ruolo dell’Arte nelle Strategie di Valorizzazione Urbane

Piera Della Morte Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali

La condizione “socio-morfologica” delle città contemporanee, costantemente alla ricerca di nuove immagini, ruoli e significati da proiettare verso l’esterno, è spesso contrassegnata da un inesorabile declino del ruolo e dell’entità degli spazi pubblici. Appare evidente che l’urbanità, concepita come “arte di stare nello spazio” e di convivere con la diversità, risulta non essere attuabile in assenza di spazi della socialità. Emerge così la necessità di ricondurre i processi di rigenerazione e trasformazione verso i valori della città così detta “autentica” dotata di caratteristiche formali e sociali che se ben re-interpretati ed attualizzati possono rappresentare condizione necessaria al fine di attivare “processi virtuosi d’urbanità”. La città, spesso percepito come mero background per le attività della quotidianità, appare isolata dai city users, pertanto la realizzazione di eventi ed installazioni per attività temporanee ed itineranti, o semplicemente di opere o performance artistiche, agevolerebbe l’avviamento di una dialettica costruttiva tra città, attività quotidiane, utente e creatività. L’arte pubblica contemporanea spinge, in tal senso, verso la ri-definizione del ruolo “pubblico” dell’arte, dello spazio e del cittadino, sperimentando opportune strategie di comunicazione al fine di sciogliere alcuni conflitti urbani. La sinergia tra arte contemporanea e città rappresenta un rilevante nodo concettuale, che si declina nelle infinite sperimentazione dell’arte, azioni portanti all’interno delle strategie di sviluppo e valorizzazione del patrimonio urbano di alcune città, ove l’azione artistica è concepita quale volano di sviluppo socio-economico (a piccola scala), con effetti positivi sulla dimensione socio-culturale, nonchè sull’attrattività nel medio-lungo periodo.