Salerno scuole verdi

Mauro Smith e Sila Barracco

Comune di Salerno e Fondazione Napoli Novantanove o.n.l.u.s


La partecipazione di bambini e adolescenti alle scelte che determinano la forma e le finalità dei luoghi della città, in un percorso di progetto e di trasformazione della realtà urbana, ha un grande valore sociale. Le motivazioni sono varie e complesse, il loro contenuto necessario per una corretta crescita. Progettare significa scegliere per se e per gli altri, decidere dosando gli elementi emozionali della propria storia, della storia dei luoghi in cui viviamo. Ma significa anche contemplare le differenti esigenze, dosarle in un mix la cui natura riconduce ai concetti assoluti di collettività e di comunità.

Progettando insieme agli adulti, i bambini imparano a diventare cittadini, entrano a far parte attivamente di una comunità, condividendo responsabilità e esercitando diritti. Allo stesso tempo sviluppano legami con la propria città e con i suoi valori complessi. Oltre a ciò i futuri destinatari della città, i piccoli progettisti, sono l’accesso al coinvolgimento delle famiglie, i divulgatori di un rinnovato entusiasmo verso la difesa e la cura dei propri spazi, delle proprie opere. Il pro- cesso di partecipazione si sviluppa così progressivamente.

Il coinvolgimento degli adulti da parte dei bambini, degli adolescenti, sovverte paradossalmente il concetto di progettazione partecipata. Essa rende l’ampia partecipazione alle scelte una pratica necessaria, prima, una condizione consolidata, poi. Non si tratta di istituire complessi protocolli per ogni forma di manutenzione, programmazione e di trasformazione, di rendere ancora più intricati i percorsi delle scelte o delle decisioni di carattere urbano. Al contrario il carattere partecipativo mira a individuare, per poi coinvolgere, naturalmente i soggetti, gli attori e le parti interessate da scelte che li riguardano, a dar voce a chi talvolta è tenuto fuori dalle decisioni.

Per questi motivi la progettazione partecipata è una palestra di democrazia, oltre che di conoscenza. Connesse con quanto sopra esposto e non secondarie sono le motivazioni educative della progettazione partecipata. Gli strumenti e gli ambiti sono molteplici, le attività e i percorsi per utilizzarli complessi.

La presenza di concetti quali la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico, l’individuazione di nuovi modelli di vita maggiormente rispettosi della natura, rendono il programma educativo un’occasione unica in cui impegnarsi, nel quale descrivere i propri bisogni disattesi e individuare proposte per soddisfarli. Oltre a ottenere nuovi e più attuali risultati scolastici. Infatti, seppur non sempre o non facilmente realizzabili, le proposte dei piccoli progettisti sono spesso creative e innovative. La sensibilità talvolta acerba posta nell’analisi di luoghi e di usi in questi esercitati, la creatività di idee progettuali non sempre facili nella loro attuazione, possono essere stimoli promossi, difesi e completati da parte dei tutors. Scuole Verdi, attraverso l’ampio coinvolgimento ai percorsi di progettazione, di realizzazione e di stesura della guida, prova a essere un ulteriore passo verso uno sviluppo realmente sostenibile della città di tutti.